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Se da un lato l’introduzione dell’assegno unico apre le porte a nuove categorie di aventi diritto, dall’altro invece, si faranno molto più serrati i controlli da parte di Agenzia delle Entrate, INPS e Guardia di Finanza.


La scarsità di risorse necessarie a finanziarlo, renderanno inevitabili le verifiche sulla veridicità delle informazioni contenute nel modello ISEE.


Ma prima di affrontare la questione, cerchiamo di capire in cosa consista l’assegno unico e cosa cambierà dal 1° luglio 2021.

Il 30 marzo 2021 è stato approvato in Senato il disegno di legge delega che riguarda l’assegno unico per i figli e che prenderà il via dal 1° luglio.

È doveroso informare che il disegno di legge non fissa gli importi dell’assegno unico, ma solo i criteri che guideranno la messa a punto dei provvedimenti attuativi.


QUESTO COSA SIGNIFICA?

Che sebbene il fondo messo a disposizione dalla legge di bilancio 2021, ammonti a 20 miliardi di euro, le risorse per garantire un importo di 250 euro a figlio non sarebbero sufficienti.

SONO QUINDI ATTESI APPOSITI DECRETI ATTUATIVI NEI PROSSIMI 90 GIORNI.


L’impegno del Governo, nei prossimi mesi non sarà solo quello di definire beneficiari e importi, ma reperire risorse utili a garantire ciò che proclama da mesi, ed evitare che il provvedimento risulti penalizzante e poco conveniente.

Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, la proposta è di introdurre un assegno pari a 160 euro circa al mese per figlio, pari a 1.930 euro all’anno, con maggiorazioni in caso di presenza di figli disabili e dal secondo figlio in poi.


Una simulazione che lega, inoltre, il calcolo del bonus al valore dell’ISEE del nucleo familiare.

Ma ora entriamo più nel dettaglio 

CHI AVRÀ DIRITTO AD OTTENERE L’ASSEGNO UNICO?

Avranno diritto al sussidio tutte le famiglie con figli a carico fino a 21 anni. Per questo, infatti è stato definito universale. In particolare, ne beneficeranno:



sia le famiglie con lavoratori dipendenti

sia le famiglie con lavoratori autonomi

sia le famiglie con disoccupati e incapienti

sia i percettori del reddito di cittadinanza



L’elenco sarebbe ancora lungo, ma almeno sei al corrente che al grande fratello non sfugge nulla.

Queste informazioni vengono poi incrociate tra gli enti di cui sopra, e se emergeranno difformità in ciò che è stato dichiarato, il risultato sarà una certificazione Isee con omissione.


Ma attenzione, l’Inps al momento non ha la possibilità di verificare subito ogni tipo di patrimonio dichiarato, pertanto i controlli mirati e a campione, sono a carico della Guardia di Finanza,


la quale effettuerà gli accertamenti necessari per verificare la veridicità dell’Isee e di conseguenza il diritto alla prestazione.


Ti garantisco che non sono bei momenti. Io stessa ho dovuto accompagnare una mia cliente che è stata convocata dalla Guardia di Finanza per accertamenti.


Neanche a dirlo, la pratica è stata archiviata poiché era tutto in ordine.

Se da un lato abbiamo visto che la responsabilità di ciò che dichiari e solo tua dall’altro capisco che qualcosa possa sfuggirti.

È qui che subentra la professionalità di chi raccoglie le tue informazioni.
 

Per richiedere la certificazione ISEE, occorre redigere la Dichiarazione Sostitutiva Unica.


Se chi si appresta a compilare la DSU non è in grado di farti un’analisi dettagliata, ponendoti le giuste domande, in primis non saprà come impostare il quadro familiari.


Lo stato di famiglia ai fini Isee spesso non coincide con lo Stato di famiglia anagrafico, e da qui si parte con un gravissimo errore.


Inoltre, potrebbe non accorgersi di informazioni fondamentali come:


Straordinari detassati

Premi di produzione

Locazione in cedolare secca

Patrimonio netto


Un professionista esperto si accorgerebbe di queste cose solo leggendo la tua documentazione. 



E se per caso in famiglia hai un possessore di partita iva? Devi sapere un comune operatore di Caf-Patronato non è in grado di leggere un Modello Redditi (ex Modello Unico).

Quindi attenzione perché può diventare un vero e proprio bagno di merda.

In questi casi il rischio di avere un’ISEE non corretta è molto elevato e il risultato finale è che sono sempre e solo problemi tuoi.

Inoltre, ci tengo a ricordarti che l’ISEE è gratuita e in nessun caso un Caf-Patronato potrà farti pagare per ottenere questo documento. Loro vengono retribuiti dall’INPS per questo servizio.


Sono Sabina Martalò l’unica tributarista del privato e sono la fondatrice di FiscalPro
 

Prima di diventare una tributarista ero io stessa un’operatrice e dopo una collaborazione di 8 anni con uno dei maggiori Caf a livello nazionale, ho deciso di dare vita nel 2014 allo Studio Sabina Martalò diventato poi FiscalPro.

Durante la mia permanenza al Caf notavo spesso disservizi che si ripercuotevano sui clienti e dentro di me iniziava montare la voglia di rendere giustizia a queste persone.

Pensavo: “ma perché solo chi ha una partita iva può avvalersi di figure di alto livello come tributaristi, commercialisti, ragionieri specializzati?

E invece il privato è destinato ad accontentarsi di figure poco professionalizzate incuranti e incapaci di attuare strategie nell’interesse del contribuente?”

Ho capito che la risposta a queste domande la potevo dare solo io.

Per questo ho deciso di creare qualcosa di nuovo, qualcosa che ancora non esisteva.

FiscalPro, è l’unico tributarista specializzato nella fiscalità del privato, un luogo dove un gruppo di professionisti,


lavora seguendo un metodo messo a punto da me e che negli anni è diventato la chiave della soddisfazione dei nostri clienti.

Sto parlando dell’analisi FiscalPro, un esclusivo metodo di analisi capace di farti ottenere maggiori vantaggi.

Il tutto parte da una consulenza tributaria e grazie all’incrocio dei dati familiari e patrimoniali riusciamo a formulare una strategia da seguire, in modo che tu possa ottenere il miglior risultato.
 

Se ti stai chiedendo se è possibile fare l’ISEE da FiscalPro, la risposta è sì, ma a differenza degli altri, noi prima ti forniremo una consulenza tributaria.

La consulenza servirà a studiare la miglior strategia oltre a metterti al riparo da situazioni poco gradevoli nelle quali potresti imbatterti.

Se la seconda domanda che ti stai ponendo è: “se faccio l’ISEE da voi devo pagare?” La risposta è no perché l’ISEE è gratuita.

Quello che dovrai pagare sarà la consulenza tributaria che ti verrà fornita.

 

Quindi se pensi che FiscalPro sia la scelta giusta per richiedere la tua Isee contattaci subito e prenota una consulenza