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La volontà dell’esecutivo di incoraggiare forme di pagamento diverse dall’uso del denaro contante, ha coinvolto dal 1°gennaio 2020 anche il pagamento delle spese sanitarie.


Infatti, da quest’anno per godere della detrazione del 19% in dichiarazione dei redditi, le spese sanitarie sostenute nel 2020 dovranno necessariamente essere tracciate. Di conseguenza il pagamento, non potrà essere effettuato in contanti, ma solo con strumenti di pagamento elettronico o che ne consentano la tracciabilità:

  • Carte di credito
  • Bancomat
  • Carte prepagate (es Postepay)

Oppure:

  • Bonifico bancario
  • Bollettino postale, MAV
  • Assegno


MA SE QUELLO CHE PAGA NON È IL BENEFICIARIO DELLA PRESTAZIONE?

L’Agenzia delle Entrate in merito alla questione ha fatto chiarezza. Esempio: moglie che paga con la propria carta di credito la prestazione ricevuta del marito.


L’Agenzia, afferma che il beneficiario della detrazione rimane il soggetto al quale è intestata la fattura anche se non è l’esecutore materiale del pagamento.

Attenzione però, in fase di dichiarazione dei redditi al fine di evitare sgradevoli sorprese, oltre alla fattura è necessario fornire al Caf il documento che provi la transazione come:


ricevuta del pagamento, bollettino pagato, contabile del bonifico, copia estratto conto ecc…

MA È ANCORA POSSIBILE PAGARE IN CONTANTI?

L’Agenzia delle Entrate ha tuttavia previsto alcune eccezioni. Resta ancora possibile il pagamento in contanti per i seguenti casi:

  • Acquisto di medicinali in farmacia
  • Acquisto di dispositivi medici
  • Pagamento di prestazioni mediche eseguite in strutture o laboratori pubblici e privati, ma accreditati con il servizio sanitario nazionale.

L’argomento oltre ad essere complesso è anche molto noioso, pertanto in questo articolo mi limito a fornire solo le informazioni generali, nei prossimi articoli andremo ad approfondire quali sono le spese detraibili e quelle che invece non lo sono oltre a capire meglio cosa si intende per familiari a carico e quanto è possibile detrarre.

In tema di complessità ricordo che un paio di anni fa, un cliente ci portò tra la documentazione delle spese sanitarie anche la fattura d’acquisto di un dispositivo pubblicizzato dal commerciante come dispositivo medico e quindi suscettibile di detrazione.

Si trattava di una poltrona anche piuttosto costosa, destinata ad una persona disabile, ma la cosa non mi convinceva del tutto.

Nonostante la sicurezza e l’insistenza del cliente di volerla inserire in dichiarazione, feci una ricerca insieme ad Agenzia delle Entrate per scoprire che quel dispositivo non godeva di nessuna detrazione e che il venditore si era comportato in maniera scorretta nei confronti del mio cliente.

Se non avessi svolto delle ricerche fermandomi in superficie fidandomi della buona fede del cliente rispettando la sua volontà, con tutta probabilità la pratica sarebbe stata rifiutata da Agenzia delle Entrate e avremmo dovuto pagare pesanti sanzioni.

Se mi segui da un po’, sai bene che gli errori in questo mondo possono costare caro. Commetterli, anche se in buona fede, è molto facile come hai letto nel caso studio.


Per questo affidare la tua dichiarazione a persone poco accreditate o peggio, tendenza degli ultimi anni a gente che svolge tutt’altra attività e che nel tempo libero si diletta nella compilazione di un modello 730, può esporti al rischio di sanzioni o di mancati rimborsi.

Alla base della professione del tributarista c’è un’approfondita conoscenza delle normative le quali di anno in anno cambiano e non il caricamento di dati all’interno di una piattaforma. Quello dopo cinque ore lo riesce a fare anche mia nonna che ha 92 anni.

Sono Sabina Martalò fondatrice di FiscalPro e sono l’unica tributarista specializzata nella fiscalità del privato.

FISCALPRO E' IL TRIBUTARISTA DEL PRIVATO

Ogni pratica nostra pratica prima di essere trasmessa ad Agenzia delle Entrate o all' INPS passa attraverso quattro fasi:


1: La documentazione viene visionata, scansionata e archiviata, per averla a disposizione anche in caso di futuro controllo per i successivi cinque anni.  

2: Effettuiamo la nostra analisi FiscalPro che ti spiego a breve.

3: Inseriamo ed elaboriamo i dati su 2 livelli grazie al sistema Error Check di FiscalPro.

4: Effettuiamo un ultimo controllo della normativa e dell’inserimento. 

IN COSA CONSISTE L’ANALISI FISCAPRO?

Nel corso degli anni ho ideato e messo a punto un esclusivo strumento che ho denominato Analisi FiscalPro


Questo metodo di analisi familiare e patrimoniale ci permette di andare in profondità con lo scopo di fare ottenere rimborsi più alti. 


Ad esempio, ogni anno oltre 400 miei clienti si sono visti accreditare sul loro 730 rimborsi maggiori di centinaia di euro.

Quindi:


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Alla prossima

Sabina M. la tributarista del privato