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Uccisi i due fratelli della badante: condanna a 30 anniIl 13 Gennaio 2020 la corte d’Assise di Cagliari, ha inflitto la condanna a 30 anni per un delitto compiuto nel 2016.

QUANDO SI DICE PARENTI SERPENTI


il 10 Giugno del 2016 al culmine di una lite, due fratelli di 43 e 46 anni hanno perso la vita per difendere la sorella, che da tempo insieme alla madre svolgevano l’attività di badanti ad un’anziana signora. 


Ad esplodere i 4 colpi con una pistola calibro 7.65 è stato un uomo di 86 anni Peppuccio D. fratello della signora assistita.


Pare che alle due donne fosse stata concessa la procura sui conti bancari e di altri immobili di proprietà dell’anziana signora.


Ed è questo con tutta probabilità il movente del duplice omicidio. Peppuccio si era infatti convinto che la sorella lo volesse escludere dalla successione a favore delle badanti… 


Questo è un caso estremo, ma le dispute relative all’eredità sono in costante aumento affollando quotidianamente le aule di tribunale, a volte addirittura per anni arricchendo di conseguenza le tasche degli avvocati.


La preoccupazione del Sig. Peppuccio forse era fondata perché nell’asse ereditario erano rimasti solo loro due.


Infatti se in linea di successione rimangono solo i fratelli questi possono essere estromessi. Naturalmente perché ciò avvenga deve esserci un testamento precedentemente redatto, ma in assenza di esso la legge parla chiaro. 


In assenza di testamento, si procede all’atto di successione che segue regole molto chiare dettate dal codice civile, dove viene precisato il calcolo delle quote spettanti agli eredi legittimi.


L’atto di successione è un obbligo di legge, e ha luogo quando il defunto non ha redatto un testamento mentre era in vita, oppure quando questo venga ritenuto non valido.


Ad oggi è la soluzione più utilizzata in quanto secondo dati Istat al 2018 solo 15% degli italiani redige un testamento una delle ragioni è che tutti siamo portati a pensare al presente.


Le persone chiamate in causa quando si parla di successione legittima sono indicati dalla legge secondo un preciso ordine di parentela vediamoli insieme.


CHI SONO GLI EREDI LEGITTIMI?

 
  • Coniuge e discendenti (figli legittimi e naturali): nel caso sia presente solo il coniuge e un solo figlio ad entrambi spetterà il 50%, nel caso di due o più figli 1/3 sarà per il coniuge e 2/3 per i figli i quali si divideranno in parti uguali questa quota
  • Coniuge, ascendenti (genitori del defunto) e collaterali (fratelli e sorelle): quando non ci sono figli, ma solo ascendenti e i collaterali, al coniuge spettano 2/3 mentre ai collaterali 1/3 da ripartire in parti uguali tra loro.
  • Coniuge: se c’è solo il coniuge, ma non figli, genitori o fratelli al coniuge va l’intera eredità
  • Discendenti (figli): se non è presente il coniuge ai figli va l’intera eredità da dividere in parti uguali.
  • Ascendenti e collaterali (genitori e fratelli): quando non è presente il coniuge ne i figli ai genitori e ai fratelli va l’intera eredità da dividere in parti uguali.
  • Altri parenti: in assenza di tutti i parenti appena elencati sono chiamati a succedere i parenti fino al 6° grado. La regola dice che i parenti più prossimi escludono automaticamente quelli più remoti ad esempio: prima gli zii poi cugini ecc…
  • Eredità allo stato: sei il defunto non ha nessun parente prossimo o remoto o nessuno gli è sopravvissuto, e in assenza di testamento l’eredità va tutta allo stato. 


Rimane poi una quota, che ogni individuo può destinare come meglio crede, ma solo dopo aver soddisfatto gli eredi legittimi e questa si chiama quota disponibile che varia da 1/3 a 2/3 e deve essere dichiarata nel testamento.


Si sa che la successione non sia un argomento semplice da affrontare perché implica il fatto che si abbia a che fare con la perdita di una persona amata.


La disperazione per aver perso un nostro caro spesso fa perdere lucidità. La sofferenza è talmente forte da inibire qualsiasi azione e pensiero e l’unica cosa che vorremmo fare in quei momenti è poter meditare in santa pace stringendoci nel nostro dolore.


Purtroppo però esiste una burocrazia dalla quale non possiamo sottrarci tra cui l’atto di successione.


Anche se non viene percepita come una priorità, è doveroso chiarire che oltre ad essere un obbligo, la legge detta dei tempi precisi di presentazione al fine di evitare di incorrere in pesanti sanzioni.


Perciò anche se anestetizzati dal dolore si deve provvedere ad adempiere agli obblighi di legge.


La materia è complessa ed è sempre meglio affidarsi ad un professionista accreditato capace di prenderci per mano ed accompagnarci al risultato finale. A seconda dell’urgenza si hanno a disposizione più opzioni:
 

  • Puoi rivolgerti presso il tuo sindacato quello al quale ti rivolgi ogni anno per altre cose nonostante i tempi di attesa per una successione si allungano molto si va dagli 8 ai 10 mesi per completare la richiesta. Nel caso tu dovessi vendere una proprietà rischieresti con tutta probabilità di perdere la trattativa o di far saltare un rogito. Durante tutto questo tempo difficilmente potrai parlare sempre con la stessa persona, in questi luoghi infatti il personale saltuario e la pratica potrebbe passare di mano in mano rischiando quindi incomprensioni e ulteriori lungaggini.


  • La soluzione più economica se hai competenze specifiche, è quella di fartela da solo, ma se queste competenze non le possiedi rischia di diventare un bagno di sangue perché la burocrazia si è complicata tantissimo e il margine di errore è molto elevato. Il risparmio economico può diventare una chimera perché in realtà hai pagato con il tuo tempo e se non sei in grado di rimediare all’errore dovrai per forza di cose rivolgerti ad un professionista che lo faccia per te con ulteriore esborso di denaro.
 
  • L’opzione meno economica, ma quella che ti farà dormire tra due guanciali, è quella di rivolgerti a Fiscalpro il tributarista del privato. Una squadra di professionisti specializzati nella fiscalità del privato. Se ritieni il tuo tempo una risorsa preziosa devi sapere che dal momento in cui ci consegni i documenti ti garantiamo l’invio della successione all’Agenzia delle Entrate in 10 giorni lavorativi. Non dovrai preoccuparti di spiegare ogni volta la situazione a persone diverse perché avrai un un unico referente che ti accompagnerà al risultato finale. Con Fiscalpro non sarai mai lasciato solo perché il nostro servizio clienti attivo tutti i giorni da lunedì a venerdì che risponderà a qualsiasi tuo dubbio tramite telefono, sms, whatsapp ed e-mail.

 
Se hai qualche dubbio e vuoi ricevere un’analisi sulla tua situazione richiedi una consulenza al 349-8263456 richiedendo l’appuntamento tramite sms o whatsapp.


Alla prossima

Sabina la tributarista del privato