Assistenza anziani, 300 badanti sfruttate a prezzi sottocosto: società sotto sequestro, imprenditrice in manette

Circa 300 persone, per lo più provenienti dall'Est europa. È la dimensione dello sfruttamento di manodopera del quale è accusata una imprenditrice di 46 anni di San Lazzaro.

La donna è stata arrestata dalla Guardia di Finanza di Bologna ed è ora agli arresti domiciliari: dovrà rispondere di sfruttamento e intermediazione illecita.

Sotto sigillo sono finite diverse società e cooperative, che si occupavano di trattare il servizio badanti diurno e notturno. Sotto la lente degli investigatori sono finiti gli ultimi tre anni dell'attività dell'imprenditrice arrestata.

In base a quello che hanno scoperto i finanzieri nell'operazione denominata 'Blue Angels', la 46enne avrebbe approfittato della condizione di vulnerabilità economica delle sue collaboratrici -spesso da poco in Italia- per farle lavorare sottocosto, applicando da una parte tariffe concorrenziali (ma comunque alte) e dall'altra pagando le badanti in questione con contratti a progetto, sebbene poi le lavoratrici erano a tutti gli effetti sotto regime subordinato.

Solo a titolo di esempio, a una badante che doveva garantire il servizio 24h, potevano essere corrisposti anche solo 1000 euro, ovviamente senza riposi né ferie. La tariffa offerta ai clienti invece, sempre a titolo di esempio, poteva arrivare anche a 2000. Per capire la dimensione del fenomeno, nel solo 2020 le società finite sotto sequestro avrebbero avviato posizioni nell'ordine di un centinaio di prestazioni, mentre l'anno passato erano state 169.


Quando parliamo di badante convivente parliamo di lavoratori domestici. Si tratta di lavoro domestico quando l’attività lavorativa è svolta a favore di una o più persone fisiche per il funzionamento della vita familiare; è un lavoro che va reso con continuità nell’abitazione del datore di lavoro.


Da contratto l’orario di lavoro deve essere concordato tra le parti, cioè tra la badante e la famiglia dell’assistito o l’assistito stesso, nei limiti massimi settimanali.

L’orario settimanale non può essere superiore a:

10 ore giornaliere non consecutive, per un totale di 54 ore settimanali nel caso di lavoratrice convivente; e di 8 ore giornaliere non consecutive, per un totale di 40 ore settimanali, distribuite su 5 o 6 giorni, nel caso di lavoratrice non convivente.


Che cosa dovrebbe realmente fare una o un badante, in particolare convivente?


Il compito di una badante convivente consiste nell’aiutare persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Possono essere anziani, malati o portatori di handicap. Deve aiutarli a soddisfare i loro bisogni primari, a compiere le attività tipiche della giornata e dare loro conforto e sostegno morale oltre che fisico.


Questo tipo di lavoro è impegnativo, sia fisicamente sia psicologicamente, non richiede una formazione, né conoscenze medico-scientifiche, ma una buona resistenza emotiva oltre che fisica.


Vediamo di fatto quali sono i compiti principali della badante convivente:

  • pulire e tenere in ordine la cassa
  • fare la spesa o segnalare a chi se ne occupa di cosa c’è bisogno 
  • preparare i pasti 
  • occuparsi della movimentazione e deambulazione di chi viene assistito 
  • somministrare le terapie mediche 
  • accompagnare in passeggiate giornaliere e/o agli appuntamenti medici
  • lavaggio, vestizione e aiuto nel compiere i bisogni fisiologici 
  • aiutare nello stimolo della memoria e personale, oltre che partecipativo dove possibile
  • assistenza al riposo
  • e come ultimo ma assolutamente non meno importante: tenere compagnia e fornire sostegno morale alla persona di cui si prende cura.

Questi ultimi non sono compiti da eseguire materialmente, ma ascoltare nei giorni buoni e non, dare supporto e parola che aiuti e che faccia sentire viva la persona, riguardano la sfera psicologica e sono altrettanto se non, in certi casi, anche più importanti degli altri compiti.


Ciò comporta il bisogno che si instauri una relazione di fiducia, empatia e trasparenza tra la persona assistita e la badante, che deve essere in grado di dare sicurezza e saper cosa fare e come comportarsi in caso di emergenza (meglio se con una preparazione sui principi di sicurezza domestica e qualche competenza di Primo Soccorso).


Stai cercando o hai trovato una persona che si prenda cura del tuo familiare e vorresti metterla in regola, ma non sai come fare?

Sei una badante che ha trovato lavoro presso una famiglia e non sai quali sono i tuoi diritti?

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  • Modalità di assunzione, tariffe orarie e il tipo di operatività a seconda dell’autosufficienza dell’assistito.
  • Calcolo dei contributi INPS
  • Dichiarazione dei redditi annuale
  • Stampa del cedolino mensile con le ore di lavoro in base ai dati forniti dalla famiglia.
 
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Alla prossima, 


Sabina M. la tributarista del privato